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La RIAA del capo

10/11/2022 tiziao Designer

Introduzione

Si tratta di realizzare una RIAA a tubi per il capo di una azienda elettronica; ne abbiamo già parlato.

A beneficio degli iniziati presenteremo tutti i passaggi fondamentali per creare la RIAA.

In pratica mostriamo i vari moduli e verifichiamo se servono modifiche e adattamenti.

Questa fase è abbastanza automatica in quanto l’ apparecchio è già stato ideato mentalmente.

Alimentazione filamenti

Il preamplificatore RIAA fa uso di due tubi 6N2, verifichiamo che la Ih dei filamenti è di 340 mA.

La Vh dei filamenti è di 6,3 V.

Il trasformatore dispone di un secondario filamenti a 12 V quindi li colleghiamo in serie.

Trasformatore All Tube Pre
Trasformatore All Tube Pre

In questo articolo trovate il dimensionamento e simulazione dell’ alimentatore.

LT3080 ha una corrente massima di 1,1 A sufficiente per l’ uso.

Sotto vediamo la scheda con LT3080.

Regolatore con LT3080
Regolatore con LT3080
PSU LT3080 12,6V 3000u
PSU LT3080 12,6V 3000u

Questo è lo schema che utilizzeremo per i test, anche se è ampliamente collaudata.

PSU LT3080 12,6V test
PSU LT3080 12,6V test

Sopra vediamo la scheda in fase di test in lab.

Alimentatore anodico

Come stabilizzatore usiamo un alimentatore a tubi, nella foto sotto il PCB:

Stabilizzatore a tubi
Stabilizzatore a tubi

Il progetto in realtà prevede un regolatore con 6BM8; ma purtroppo sono ferme in dogana (con tempi poco certi di consegna).

Per completare il progetto usiamo un altro stabilizzatore a tubi(1) similare.

Come raddrizzamento usiamo il Raddrizzatore HT modulare configurato opportunamente.

Preamplificatore RIAA di 6N2

RIAA 6N2
RIAA 6N2
TP154 RIAA 6N2
TP154 RIAA 6N2

Sopra vediamo lo schema elettrico e il relativo circuito stampato della RIAA.

Conclusioni

Abbiamo mostrato i vari moduli che ci necessitano per costruire la RIAA del Capo.

Il passo successivo è con le BOM(2) alla mano si verifica cosa abbiamo in magazzino e cosa serve comprare.

In realtà questa operazione è stata già fatta…. stiamo solo aspettando le consegne degli ultimi particolari.

Dove procurarsi i PCB?

Per avere i PCB e kit o ulteriori informazioni scrivici.

Il catalogo serve per una consultazione veloce dei kit disponibili.

Saluti Tiziao

Note

(1) Si tratta di una scheda proprietaria di cui non pubblicheremo lo schema (usata in questo caso per ragioni temporali)

(2) In generale è buona norma inserire i componenti reali come valore, tipo e contenitore. Se il lavoro è certosino basta compilare la BOM dal cad e siamo pronti.

Tag: All Tube Pre, Pre, RIAA, RIAA del Capo |

Preamplificatori senza ronzio il circuito stampato

01/11/2022 tiziao Designer

Introduzione

Come gestire le masse in un circuito stampato di un preamplificatore valvolare.

Usando un progetto reale vediamo come agire.

Cosa fare partendo dallo schema elettrico?

Preamplificatore SRPP
Preamplificatore SRPP

Ci basiamo sullo uno stadio SRPP che vediamo nella figura sopra:

  • SRPP simmetrico con polarizzazione a led
  • Alimentazione disaccoppiata da gruppo RC
  • In uscita è previsto un relè temporizzato per evitare transitori in uscita
  • in entrata è prevista una eventuale resistenza per disaccoppiare le masse

Ora conviene ridisegnare le masse come le gestiremo sul PCB.

Decidiamo di fare una stella di massa riferita all’ uscita del preamplificatore.

Preamplificatore SRPP gestione masse
Preamplificatore SRPP gestione masse

Le masse in verde vengono riferite all’ uscita del preamplificatore e connesse a stella, secondo blocchi funzionali:

  • gruppo resistenze di ingresso
  • ritorno della corrente SRPP
  • condensatori di filtraggio di alimentazione
  • resistenza di uscita e relè
  • connettore di uscita
  • schermo tubo termoionico

Il disegno si può fare a mano stampando lo schema di dimensioni generose e usando la matita (si può cancellare).

Il Circuito stampato

Esempio PCB con masse stellate
Esempio PCB con masse stellate

Sopra vediamo il circuito stampato con le masse a stella per i due canali.

Si tratta di un circuito di produzione realizzato e testato in una preserie di dieci pezzi.

Scopriamo una piccola ingenuità

Il ritorno a massa del gruppo di filtraggio non è ideale, un poco ingenuo se vogliamo

.

Preamplificatore SRPP bypass
Preamplificatore SRPP bypass

I bypass debbono richiudersi sulla massa dello stadio, come vediamo nello schema sopra.

Le correnti AC devono richiudersi sullo stadio attivo per accorciare il loop.

Preamplificatore SRPP bypass ritorno a massa
Preamplificatore SRPP bypass ritorno a massa

Le masse sono state ridisegnate corrette nella figura sopra.

Conclusioni

Nell’ articolo abbiamo analizzato un caso pratico partendo dallo schema elettrico e arrivando allo stampato.

Questi criteri valgono anche nel caso di cablaggio puto-punto.

Disegnare i flussi di segnale (in questo caso limitatamente alle masse) aiuta ne design dei circuiti stampati.

Nel caso di circuiti complessi stampiamo gli schemi dei singoli stadi li disponiamo su un grande foglio(1).

Con la matita disegniamo le masse come fatto nell’ articolo…. chiarisce le idee ed evita di realizzare schede ronzanti.

Bypass e loop verranno trattati in prossimi articoli.

Remember NE

In laboratorio quando qualcosa di BF non ronzava ci si preoccupava su cosa stesse facendo il circuito e nacque un principio di dualità:

ciò che non ronza oscilla.

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Saluti Tiziao

Note

(1) a seconda delle regioni può essere carta da salame o carta da pescivendolo

Tag: Designer, Loop, Masse, Pre |

Preamplificatori senza ronzio il cablaggio

31/10/2022 tiziao Designer

Introduzione

Il ronzio a 100 Hz imperversa in una preamplificatore valvolare autocostruito di un amico.

Dopo ricerche nei forum e diversi tentativi mi contatta per cercare una soluzione.

In una serie di articoli monotematici tratteremo i vari argomenti.

Cosa fare in questi casi

Cablaggio Masse preamplificatore
Cablaggio Masse preamplificatore

Personalmente rifarei tutti i cablaggi da zero con uno schema di riferimento.

Le masse dei connettori di ingresso vanno collegare tutte assieme con un filo di buona sezione (almeno 1mm2).

Questa situazione si presenta anche nel caso usi un circuito stampato.

Il commutatore di ingresso va montato vicinissimo ai connettori di ingresso (con opportuno rinvio meccanico).

Il segnale dal centrale del commutatore va portato al potenziometro di volume con un cavo schermato.

In questo caso sono usati due cavi schermati separati uno per canale(1)

Gli schermi di entrambe i cavi vanno a massa dal lato dei connettori.

Nel collegamento al potenziometro si usa la massa di uno dei due cavi schermati (lasciando libera quella dell’ altro cavo).

Questa massa viene poi usata per il cavo schermato che porta il segnale dal potenziometro all’ ingresso del preamplificatore.

Conclusioni

Abbiamo visto un sistema di cablaggio ampiamente usato in preamplificatori che non ronzano.

La trattazione e semplice e univoca per evitare fraintendimenti.

Il tutto sottintende che lo stadio preamplificatore svolga correttamente il suo lavoro(2).

Quando si costruisce un apparecchio valvolare di propria ideazione…. si smania dalla voglia di ascoltare il risultato finale!!

Alla prima accensione incroci le dita sperando che dalle casse non esca più ronzio che segnale.

Se ronza spegni tutto e dai una veloce scorsa ai cablaggi…. se non si risolve meglio guardare il giorno dopo.

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Saluti Tiziao

Note

(1) In apparecchi di pregio si tende ad usare cavi schermati singoli. Il cavo con la massa collegata da un solo lato ha una diversa distribuzione dei parassiti ma non sembrano influenzare il risultato finale. Si potrebbe usare un cavo a due conduttori o uno schema di cablaggio leggermente diverso (ne parleremo in un prossimo articolo)

(2) Succede anche di trovare stadi con bassa reiezione di alimentazione e si usano giratori per migliorare la situazione. Questo per non stravolgere molto l’ architettura originale.

Bibliografia

Nuova Elettronica 058-059 pag 162 Eliminate ogni traccia di ronzio dal vostro amplificatore

Per prevenire il bombardamento di richieste di materiale di riferimento questo è un articolo discreto.

Tag: Designer, Loop, Masse, Pre |

JFET Common Sources

25/08/2022 tiziao Designer

I JFET affascinano da sempre la comunità audio per le loro caratteristiche.

Abbiamo fatto un ampia trattazione nel Decalogo dei JFET e presentato dei modulini per utilizzarli.

La teoria basica è stata presentata nel video, quello che ci chiedete spesso e di mostrare dei dimensionamenti pratici.

Veloce ripasso delle relazioni fondamentali

Zi = R1 l’ impedenza di ingresso è uguale alla resistenza di ingresso.

Zo = R1 trascuriamo la rd del JFET che consideriamo 10 volte maggiore di R1

As = gm x Rl il dove Rl è la resistenza di carico in questo caso R1 (trascuriamo rd del JFET)

Il dimensionamento di uno stadio common sources

Come ripasso guardatevi il video di Pier che spiega gli amplificatori a JFET.

JFET Common Sources
JFET Common Sources

Sopra vediamo un JFET collegato a common sources.

Il condensatore C3 è serve ad accoppiare il segnale proveniente dall’ ingresso al JFET.

Lo si usa per evitare che eventuali tensioni in continua interferiscano con la polarizzazione del JFET.

R2 è la resistenza di polarizzazione di ingresso che con la caduta su R3 realizza la Vgs richiesta.

C4 bypassa la resistenza per il segnale e per avere il massimo guadagno dello stadio (questo condensatore in alcune configurazioni circuitali può essere omesso).

R1 è la resistenza di carico dello stadio serve anche a polarizzare il JFET.

C2 è il condensatore di accoppiamento di uscita.

Curva Transconduttanza 2SK3666 con punto di lavoro
Curva Transconduttanza 2SK3666 con punto di lavoro

Interpolando le curve immaginiamo di tracciare una curva mutua per Idss = 2 mA.

Scegliamo un punto di lavoro a circa Idss / 2 e abbiamo una Id di 1 mA e una Vgs di -0.25 V

Calcoliamo la resistenza di source R3 = Vgs / Id = 0.25 / 0,001 = 250 Ohm scegliamo 220 Ohm

Sapendo che Vdd è 29 V fissiamo Vds = 14,5 V

Quindi R9 = Vds / Id = 14,5 / 0.001 = 14500 Ohm arrotondiamo a 15 K

Il punto di lavoro da noi scelto è 0,5 Idss quindi gm è dato dalla:

gm = gm0 x 0.707 dove gm0 = Yfs (valore noto)

Gm = 6.5 x 0707 = 4.6 mS

Il guadagno dello stadio in prima approssimazione vale As = gm x Rl = 4.6 x10-3 x 15000 = 69

Ipotizzando di caricare lo stadio con un potenziometro da 50 K (controllo volume) calcoliamo la resistenza equivalente:
Rleq = (50 x 15) / (50 + 15) = 11 K

Il nuovo guadagno vale:
As = gm x Rl = 4.6 x 10-3 x 11000 = 50,6

Calcolo capacità di accoppiamento

CS simulazione capacità di accoppiamento
CS simulazione capacità di accoppiamento
CS simulazione capacità di accoppiamento risposta
CS simulazione capacità di accoppiamento risposta

Sopra vediamo il circuito usato per dimensionare i condensatori di accoppiamento e la relativa simulazione.

Ipotizzando di avere una F1 di 10 Hz procediamo ai calcoli.

C2 è dato dalla:

C2 = 1 / ( 6,28 x F1 x R3 )

Calcolo C2
Calcolo C2

Arrotondiamo a 47 nF che è una capacità standard.

Avendo il JFET un impedenza praticamente infinita R3 determina la resistenza vista dal condensatore C2

C1 come resistenza vede R2 e R4 (trascuriamo la resistenza di ingresso dello stadio):

C1 = 1 / [ 6,28 x F1 x ( R2 + R4 ) ]

Calcolo C1
Calcolo C1

Arrotondiamo a 470 nF.

Conclusioni

Abbiamo visto come dimensionare in pratica uno stadio common sources.

Ora non resta che realizzarlo e fare le opportune misure.

Bonus

Simboli JFET
Simboli JFET

Immagine tratta da Art of Electronic la bibbia dell’ elettronica.

Come vediamo il gate è disegnato centrale e verso il basso:

  • nel primo caso si tratta di dispositivo simmetrico
  • nel secondo caso di dispositivo asimmetrico

Dal punto di vista pratico non ha rilevanza in genere si usano in alternativa.

Modifica guadagno stadio common sources

In questa epoca dove le sorgenti hanno ampiezze importanti può rendersi necessario diminuire il guadagno di uno stadio(1).

Sources comune diminuzione guadagno
Sources comune diminuzione guadagno

La prima cosa da farsi è togliere il condensatore di in parallelo alla R1, questo diminuisce il guadagno.

Il secondo passo è inserire la rete R4, C1 in parallelo a R2.

Questa rete diminuisce il valore della resistenza di carico dinamico dello stadio variando R4.

Il valore di R2 tiene conto del potenziometro del volume da 50 K.

Il guadagno dello stadio richiesto è circa 10 e con un paio di simulazioni determiniamo il valore di R4.

Con 6,8K otteniamo un guadagno di circa 9,5.

Sources comune diminuzione guadagno simulazione
Sources comune diminuzione guadagno simulazione

Il valore del guadagno lo possiamo adattare in base alle nostre esigenze.

Lo stadio andrà testato in pratica… il risultato lo vedremo in video.

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Saluti Tiziao

Note

(1) il guadagno lo vogliamo variare senza toccare la polarizzazione fatta per avere la massima ampiezza in uscita


Tag: JFET, Pre |

Preamplificatore JFET con Buffer BJT

20/08/2022 tiziao Designer
Preamplificatore JFET con Buffer BJT
Preamplificatore JFET con Buffer BJT

Quello che vediamo in figura sopra è un interessante preamplificatore composto da un JFET e un BJT con feedback serie.

Questo circuito è piuttosto utile dove serve un guadagno medio nel range 10 : 30 dB.

Caratteristiche elettriche

Preamplificatore JFET con Buffer BJT Caratteristiche
Preamplificatore JFET con Buffer BJT Caratteristiche

Sopra possiamo vedere le ottime caratteristiche elettriche del modulino.

Il circuito stampato

Modulo JFET+BJT stampato lato A
Modulo JFET+BJT stampato lato A

Sopra possiamo vedere il PCB del modulino da assemblare in SMD.

Circuiti applicativi

Applicazione pre JFET-BJT
Applicazione pre JFET-BJT

Usando il nostro modulino possiamo realizzare il preamplificatore di figura sopra.

Applicazione pre JFET-BJT con guadagno uno
Applicazione pre JFET-BJT con guadagno uno

Il modulino può essere facilmente configurato come buffer a guadagno uno come da figura sopra.

Protoboard per sperimentazione

Protoboard JFET stampato lato A
Protoboard JFET stampato lato A

I modulini possono essere facilmente impiegati usando la nostra protoboard, oppure su basette a bollini o a molla.

Esempio applicativo

Modulini JET+BJT assemblati sulla protoboard
Modulini JET+BJT assemblati sulla protoboard

I modulini assemblati vengono usati come stadio di uscita per la RIAA Ibrida.

Conclusioni

Abbiamo mostrato un flessibile modulino preamplificatore prestazionale e di facile applicazione.

Vi aiuterà a risolvere molti dei vostri bisogni di preamplificare un segnale audio.

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Saluti Tiziao

Tag: JFET, Pre |

Buffer BJT HK like

18/08/2022 tiziao Designer

Nei tempi attuali può capitare di avere apparecchi audio con impedenze di ingresso non standard.

Questo succede a volte con amplificatori in classe D.

Per ovviare introduciamo questo buffer a bjt assai performante.

Schema elettrico

Si tratta di un buffer a simmetria complementare realizzato con un BJT P e un BJT N.

La particolarità di questo circuito è che la polarizzazione dei BJT avviene per caduta sulle resistenze.

Non viene impiegata la classica tecnica di polarizzazione con caduta Vbe su un diodo.

Buffer BJT Schema
Buffer BJT Schema

E’ ispirato dal circuito del H-K Citation A ed è estremamente performante.

I BJT usati per le prove sono I diffusi BC807/BC817 che garantiscono ottime prestazioni e un hfe di circa 240.

Essendo dispositivi di uso comune sono facilmente reperibili.

La polarizzazione dell’antiserie dei condensatori riduce leggermente la distorsione armonica; è una tecnica di Walt Jung di Analog Devices.

Modulino BJT

Negli ultimi tempi I BJT sono disponibili molti bjt in formato SMD.
Quindi abbiamo realizzato un modulino per impiegarli facilmente, il formato SOT23 è facilmente saldabile a che da chi ha poca esperienza.

Modulo Driver BJT stampato lato A
Modulo Driver BJT stampato lato A
Modulino SMD assemblato
Modulino SMD assemblato

Sopra possiamo vedere il modulino assemblato con i BJT.

PCB Buffer

Visto l’ interesse per il circuito abbiamo preparato anche un PCB dedicato.

Schema Buffer con Modulino
Schema Buffer con Modulino
Stampato del Buffer completo
Stampato del Buffer completo

In figura possiamo vedere lo schema completo di modulino e la realizzazione del PCB.

TP137 Buffer BJT HK like
TP137 Buffer BJT HK like
TP137 senza modulino SMD
TP137 senza modulino SMD
TP137 con modulino SMD
TP137 con modulino SMD

Nasce per i modulini JFET ma la possiamo impiegare facilmente anche con i BJT.

Alimentazione con Supereg Duale

L’ alimentazione duale è prevista da +/-24 V e faremo uso del nostro supereg duale.

Supereg in fase di test finale
Supereg in fase di test finale

Naturalmente la tensione di uscita andrà adattata per questo impiego.

Supereg Duale 24V
Supereg Duale 24V

Sapendo che la tensione di uscita vale V = Vref x (( R5 / R4 ) +1 )

Vref è la tensione di zener nel nostro caso 5 V.

Calcolo tensione di uscita Supereg
Calcolo tensione di uscita Supereg

Sopra vediamo il calcolo della tensione di uscita usando come zener un LM336-5V

TP137 alimentato con Supereg duale
TP137 alimentato con Supereg duale

Conclusioni

In questo articolo abbiamo introdotto questo interessante buffer da usare nei vostri preamplificatori.

Ora non resta che collaudarlo ed ascoltarlo.

Lo useremo anche per testare la nuova interfaccia ADALM2000.

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Saluti Tiziao

Tag: Buffer BJT, Designer, Pre, Stato solido |

Preamplificatori Audio Modulari

19/07/2022 tiziao Designer

L’ arte della preamplificazione audio

RIAA Ibrida
RIAA Ibrida

Si diceva “dai facciamo dei piccoli pre con le varie tecnologie”, partiamo con piccole cose ;))


Non si sa cosa sia successo i modulini sono diventati moduloni….. ed è stato un proliferare di elettroniche.
Un esempio lo vediamo nella figura sopra RIAA ibrida JFET e tubo termoionico.

E il momento di riordinare le cose.

In pratica sono nate quattro grandi famiglie di preamplificatori(1).

Un poco abbiamo ripercorso le orme di Nuova Elettronica che aveva premplificatori quasi per ogni uso.

I nostri Elettronici Entusiasti spesso hanno richieste:

  • vorrei preaplificare il microfono del karaoke
  • cosa consigliate per costruire un pedale particolare per il basso
  • voglio valvolizzare il suono con un circuito a JFET
  • un buffer per il mio amplificatore in classe D
  • e le richieste più fantasiose

Questo aricolo è un riassunto dei quanto disponibile.

Seguiranno articoli sui singoli moduli e il loro impiego nella pratica.

Partiamo per un lungo viaggio, le premesse sono molto buone con questa messe di schede.

Valvole, JFET e BJT e tecnologie ibride by drPaolo

Questa serie è fatta per le persone curiose che vogliono crearsi il loro preamplificatore su misura.
Il tutto lavorando con tecnologie sicure a bassa tensione e poco costose; che diano ottimimi risultati.

Il JFET come preamplificatore di segnale ha affascinato generazioni di tecnici e audiofili.
Veniva spacciato ( erroneamente) come sostituto della valvola, la sua semplicità d’ uso e il costo abbordabile hanno fatto il resto.
Chi non ricorda l’ ambito LX1150 di Nuova Elettronica preamplificatore tutto a JFET.

I JFET in contenitore THT stanno sparendo, oppure sono disponibili solo come componenti premium dal costo di un tubo NOS.
Fortunatamente sono reperibili ottimi JFET per uso audio a prezzi umani in SMD (in genere per il settore automotive).

La soluzione è farsi dei modulini adattatori per i contenitori SMD.

Siamo stati creativi introducendo anche tecnologie ibride.

RIAA Ibrida JFET + Tubo

RIAA ibrida Jfet + valvola da realizzarsi su apposita bredboard, ne parliamo in dettaglio su forum

RIAA ibrida in fase di realizzazione
RIAA ibrida in fase di realizzazione

La breadboard assieme ad un modulino JFET permette di realizzare una ottima RIAA stereo di tipo passivo.

La scheda sperimentale la possiamo impiegare anche con il singolo tubo (doppio triodo).

Modulino con 2 JFET

Modulo JFET stampato lato A
Modulo JFET

Il modulino con due JFET usato in questo preamplificatore permette di realizzare diverse circuitazioni.

Lo possiamo usare stereo nel caso si usi un solo JFET e mono in caso di circuitazioni composite.

Breve elenco dell configurazioni realizzabili

  • preamplificatore catodo comune
  • preamplificatore anodo comune
  • I due precedenti caricati in corrente
  • Preamplificatore differenziale
  • SRPP
  • Cascode

Preamplificatore JFET + BJT

Modulo JFET+BJT stampato lato A
Modulo JFET+BJT stampato lato A

Realizza un preamplificatore JFET con buffer di uscita a BJT.

Il vantaggio è che si puo facilmente variare il guadagno cambiando il valore di una singola resistenza.

Buffer BJT HK like

TP137 Buffer BJT HK like
TP137 Buffer BJT HK like

Interessante buffer a BJT da impiegare nei vostri pre, ne parliamo in questo articolo.

Sviluppi

Questo mese faremo prototipi di due OPA a discreti

  • uno con ingresso JFET
  • uno con ingresso bipolare
  • PCB con possibilità di inserire uno schermo

Presenteremo una serie di semplici applicazioni come ad esempio il pre con 2 JFET.

Abbiamo in preparazione l’ amplificatore ETA-50 a Hexfet ad alte prestazioni gli affiancheremo un pre sofistiocato realizzato con i nostri modulini.

Preamplificatore Buffer by Pier

Driver 6E5P su PCB
Driver 6E5P su PCB

Un esigenza sentita è avere un preamplificatore con bassa impedenza di uscita e con corrente disponibile.
Questa soluzione può aiutare in molte situazioni come ad esempio pilotaggio di moduli in classe D.

Se poi il circuito è anche semplice e facilmente assemblabile abbiamo fatto bingo.

Usiamo un ottimo tubo russo 6E5P:

PierAisa 753: Amplificatore driver con valvola 6E5P, gioiello russo su board TP104

Il video ha avuto un successo clamoroso.
Diversi lettori si sono realizzati il proprio preamplificatore con grande soddisfazione.

Nelle prossime puntate della serie vedremo come polarizzare il tubo con Led.
Come migliorare le prestazioni usando CCS a stato solido.

Preamplificatore All Tube by PAF

La domanda difficile arriva da amici e colleghi “riusciamo a creare un preamplificatore modulare di buon livello”.

L’ ispirazione arriva dal notissimo preamplificatore SRPP Anzai presentato da Hiragà sulla rivista l’ Audiophile.

Se poi fosse possibile personalizzarsi e configurarsi il preamplificatore (naturalmente entro certi limiti) secondo I propri gusti.
Se potessimo usare pentodi di segnale televisivi (di cui abbiamo tutti enormi scorte) faremmo bingo.

Richieste fantascientifiche?

Scartabellando l’ handbook di laboratorio esce una applicazione a triodo del pentodo di segnale 5725;
che mostra delle ottime curve lineari.

Non resta che disegnare lo schema elettrico e il PCB.

Il modulo è usabile con le configurazioni classiche totem pole e tutti I derivativi, Kimmel e WCF.
Questo è il risultato finale:

TP152 modulo preaplificatore a pentodi
TP152 modulo preaplificatore a pentodi

La scheda può essere facilmente usata con pentodi stadard come EF86 e triodi singoli (che sono facilmente reperibili e hanno costi umani).

Abbiamo preparato altri due moduli per completare il progetto:

  • alimentatore stabilizzato alta tensione con triodo-pentodo 6BM8
  • modulo RIAA passivo con tubi 6N2 e polarizzazione a led

Articolo introduttivo al preamplificatore.


Preamplificatore completo

PCB per realizzare pre RIAA
PCB per realizzare pre RIAA

Il primo cliente impaziente vuole un preamplificatore RIAA subito dopo le ferie…. sopra possiamo vedere le schede necessarie.

Da sx a dx:

  • alimentatore filamenti (una scheda classica del forum con LT3080)
  • alimentatore stabilizzato con triodo-pentodo
  • scheda RIAA con 6N2
  • trasformatore toroidale di alimentazione

I componenti sono stati ordinati e arrivano alla riapertura, basta accendere il saldatore e procedere.

Preamplificatore con OPA

I premplificatori con operazionali hanno avuto un notevole successo negli anni 80.
In quell’ epoca Texas, National e Signetics presentarono operazionali per audio a basso rumore.


Il mitico National Audio Handbook ispirò tantissimi progetti.
Anche in questo caso svilupperemo una serie di modulini con opa audio.
In questa ottica è nata la Breadboard OPA per lavorare con OPA audio e amplificatori pentawatt

Breadboard Opamp lato A
Breadboard Opamp lato A


Se ne parlerà da autunno inoltrato.

Quale Mercato?

Amici che passano in lab e vedono sul banco schede con tubi e altre cose audio rimangono sorpresi “ma non era un settore morto e seppellito”.

Stesso tenore in alcune discussioni nel forum e in appendice ai video, si fanno generalizzazioni a volte frettolose.

Non esiste un unico grande mercato ma una serie di micromercati con mille sfaccettature…. con esigenze variegate e originali.

Basta vedere le discussioni sul forum sull’ argomento audio quanto sono variegate.

Come si diceva i componenti dello staff nella professione fanno consulenza con una serie di clienti consolidati.

Questi sono tecnici e designer nel settore audio e musicale, settore bosdcast e ricercatori vari.

I moduli vengono usati nei modi più fantasiosi e inaspettati.

Restando nel nostro ambito, i modulini Pre All Tube verranno impiegati per quattro preaplificatori di colleghi (tutti diversi fra loro).

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Saluti Tiziao

Note

(1) Nell’ articolo faremo una carrellata delle tecnologie e schede disponibili.
Ci riserviamo in futuro una trattazione teorico pratica sulle basi della preamplificazione.

Tag: Designer, Pre |

6E5P Catodo comune con PCB TP104

11/06/2022 tiziao Designer

Nel video sopra introduciamo il tubo russo 6E5P e il primo circuito applicativo.

Viene impiegato il pcb TP104

TP104 lato A
TP104 lato A


Il video contiene alcune imprecisioni volute e alcune involontarie.

I lettori ci hanno sottoposto diversi quesiti sul montaggio della scheda.

Lo schema elettrico

6E5P Catodo Comune
6E5P Catodo Comune

Lo schema elettrico di riferimento per l’ assemblaggio della scheda è quello raffigurato sopra.

Vediamo una resistenza Rx che era stata omessa, questa andrà cablata sotto il PCB.

6E5P Catodo Comune Montaggio su PCB
6E5P Catodo Comune Montaggio su PCB

Nella parte alta destra del PCB vediamo montata la resistenza Rx.

Una nota importante lo zoccolo noval va montato lato B.

L’ altra resistenza da due watt R1 è in parallelo ad una uguale montata sul lato A.

Semplicemente si ricorre a paralleli per valori non standard o non presenti a magazzino.

La scheda si presenta piena di residui di saldatura, una volta concluso lo sviluppo pulire con alcool isopropilico.

TP104 driver a pentodo GM70 con 6E5P
TP104 driver a pentodo GM70 con 6E5P

Conclusioni

Con un semplice tubo (di pregio) e un PCB possiamo sperimentare diverse circuitazioni valvolari.

Il primo video ha aiutato diversi lettori a realizzarsi un ottimo preamplificatore.

Il secondo video

Lo scopo principale di questo schema è pilotare il GM70U possiamo migliorarlo e ottimizzarlo?

Usando tecniche moderne come polarizzazioni a zener e led e CCS vedremo cosa possiamo fare.

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Saluti Tiziao

GM70 Progetti Indice

Tag: 6E5P, GM70U, Pre, TP104 |

Video Pier 708 Preamplificatore audio a JFET note

10/09/2021 tiziao Designer

Il video 708 su un preamplificatore a JFET molto seguito contiene alcune imprecisioni, evidenziate dagli spettatori.

Preamplificatore Audio a JFET
Preamplificatore Audio a JFET

Potenziometro di volume girato


Nello schema del video il cursore del potenziometro di volume e girato verso il JFET di ingresso.
Il passaggio dei file fra i membri dello staff avviene nel formato nativo del cad per PCB.
Eseguendo il drc dello schema succede che vengono girati componenti sugli schemi.
Senza pensare sono stati modificati e collegamenti creando un errore.
Quando si fa il DRC i componenti di libreria vanno “bloccati” per evitare che il cad prenda iniziative pericolose.

Guadagno eccessivo primo stadio

Questo stadio è stato progettato per una dimostrazione nel video e non è stato affinato.
Il un punto di lavoro è il più lineare possibile, introducendo feedback di source.
L’ abbassamento del guadagno và ottenuto mantenendo l’ equilibrio dei vari parametri:

  • ampiezza segnale di uscita
  • distorsione del segnale
  • guadagno
    Questo lo valuteremo con alcune simulazioni e misure di laboratorio.

Inversione di fase

Il circuito inverte di fase e questo urta alcuni puristi.
Il preamplificatore JFET doveva essere basico e semplice senza introdurre ulteriori stadi di inversione.
Abbiamo scelto il buffer per poter pilotare carichi a bassa impedenza, caratteristica di questa configurazione.
Il buffer è stato scelto per un motivo che renderemo noto in video .

Calcolo del guadagno approssimato

Il calcolo del guadagno viene eseguito con una formula semplificata… presenteremo i conti come fanno i veri ing 😉
In fondo ve la siete cercata e vi beccherete i conti con tanto di circuito equivalente ai piccoli segnali.

Nuovo video sul pre a FET

Visto l’ interesse faremo un secondo video con:

  • circuito affinato
  • possibile introduzione di generatore di corrente sull’ inseguitore di uscita
  • calcolo del guadagno svolto in modo pedante
  • dimensionamento dei condensatori di accoppiamento
  • risposta in alto del circuito con calcoli

Potenziometro di volume

Il potenziometro può essere ignorato collegando I due stadi in cascata con un condensatore. Ovviamente dovete avere un controllo di volume in un altro punto della catena audio.
Il potenziometro usato è un Bourns per audio di buona qualità.
Lo stampato del potenziometro può montare anche RK27 Alps.

JFET da Boutique

Un lettore ci ha segnalato che esistono anche JFET a bassissimo rumore per uso audio. Conosciamo questi componenti e ne abbiamo diversi nei cassetti, sono stati ignorati in quanto di uso marginale. Quel tipo di JFET di origine Toshiba e Hitachi sono fuori produzione da anni e si trovano copie cinesi dubbie o da produttori di nicchia a prezzi da tubo termoionico.

Inoltre quel tipo di JFET hanno una gm alta inadatta per circuiti con segnali ad alto livello, salvo ricorrere a forti dosi di feedback.

I circuiti che andremo a presentare usano JFET di buone prestazioni e di uso abbastanza comune.

Avremo una puntata sui JFET dedicata ai meccanismi che generano rumore nel dispositivo con un sacco di conti.

Dove procurarsi i PCB?

Per avere i PCB e kit o ulteriori informazioni scrivici.

Il catalogo serve per una consultazione veloce dei kit disponibili.

Saluti Tiziao

PS: in fase di test abbiamo anche un JFET duale e un JFET a bassissimo rumore smd (dal prezzo umano)

Tag: JFET, Pre |

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