Introduzione
In un articolo relativo a SRPP di 6E5P abbiamo parlato di sollevare I filamenti senza approfondire.
Nella figura vediamo una configurazione SRPP, dove solitamente la tensione anodica sulla V1A è 1/2 HT.
Questo può portare a superare la massima tensione fra anodo e filamenti e danneggiare il tubo.
A questo si rimedia “sollevando” i filamenti se si supera la massima tensione andodo-filamenti.
Si vedono schemi dove questo artifizio non viene usato se i tubi sono di qualità il tutto funziona a lungo.
Quando il tubo si danneggia si possono avere malfunzionamenti e oscillazioni.
Gli Elettronici Entusiasti chiedono come fare?
Vediamo di in dettaglio la pratica.
La Pratica
Nella figura sopra vediamo una applicazione pratica, il partitore R15–R20 serve a fissare la tensione necessaria.
In questo caso il partitore è collocato sulla scheda alimentazione filamenti.
HT è l’ alta tensione anodica, in questo caso 330V
C13 serve a filtrare evitando che segnali spurii vengono iniettati nei filamenti.
R14 e R19 permettono un accoppiamento in modo simmetrico ai filamenti.
La tensione di uscita vale:
Vout = (( R20 / ( R15 + R20 )) * HT )
Sapendo che:
- HT = 330 V
- R20 = 100 K
- R15 = 330 K
Procediamo con I calcoli:
Vout = (( 100 / ( 330 + 100 ) * 330 ) = 70,6 V
Dall’ articolo citato sopra sappiamo che la tensione del tubo basso e 200 V.
Dai dati della 6E5P verifichiamo la massima tensione fra filamenti e catodo.
Vediamo che il massimo è di 100 V e con 77 V siamo ampiamente nei limiti.
L’ uso di questo programma può aiutare nel calcolo del partitore e a trovare le giuste resistenze.
Teoria
Una ottima trattazione sul partitore di tensione e nei libri:
- The Art of Electronics
- Analog Engineer Pocket Reference
Citati nella bibliografia.
Dove procurarsi i PCB?
Per avere i PCB e kit o ulteriori informazioni scrivici.
Il catalogo serve per una consultazione veloce dei kit disponibili.
Saluti Tiziao