Abbiamo diversi amplificatori con GM70 da terminare, per pilotare lo stadio driver ci serve una tensione stabilizzata.
Ci siamo chiesti se è il caso di realizzare un nuovo alimentatore(1)?
Decidiamo di esagerare e realizzare su una unica scheda lo stadio stabilizzatore e il giratore in caduta:
- tensione massima di ingresso 700 V
- tensione di uscita massima uscita 600 V
- corrente 100mA massimi
- raddrizzamento a ponte o doppia semionda (con presa centrale)
- filtraggio CLC
- raddrizzamento con diodi SIC in TO220 (possibilità di montare diodi tradizionali)
- compatta per uso in un rack 1U montata verticale
- stabilizzatore a zener con generatore di corrente
- giratore a mosfet in caduta al regolatore
- dimensioni 37*160 mm
- mosfet in contenitore TO247
Lo schema elettrico

Sopra possiamo vedere lo schema elettrico completo.
La tensione secondaria viene applicata ai terminali TP4-TP5 e mandata al ponte di diodi.
D1-D2-D6-D7 sono dei diodi SIC di tipo STPSC2H12D e costituiscono un ponte raddrizzatore completo.
Montando i soli diodi D1-D2 e collegando la presa centrale a TP7 possiamo realizzare un raddrizzatore a doppia semionda.
I pad dei diodi sono di diametro 1,7 mm per cui possiamo adattare anche diodi di tipo tradizionale.
C1-C2-C10-C11 servono a filtrare i transitori di commutazione dei diodi e vanno scelti in base alla tecnologia del diodo impiegata.
C7-C14 sono i condensatori di filtraggio di ingresso, abbiamo previsto condensatori snap-in D = 18 mm; questo permette di usare condensatori da switching di facile reperibilità.
R4-R13 sono le cosiddette resistenze di “bleeder” che servono ad equalizzare le tensioni fra i due condensatori (e a scaricarli allo spegnimento).
Fra TP1-TP2 possiamo collegare un induttanza esterna di tipo tradizionale per migliorare il filtraggio.
C6-C4-R3-C15-C12-R14 realizzano il secondo banco di filtraggio.
Volendo in alternativa possiamo inserire un induttanza opportuna che con C6-C15 costituisce un passabasso per i disturbi.
L’ alta tensione viene poi applicata allo stabilizzatore a striscia di zener costruito attorno a Q1.
D5-D9-D10 servono a stabilizzare la tensione di uscita dal mosfet; la loro combinazione permette di realizzare la tensione desiderata.
Q3-R7 realizzano un generatore di corrente costante per alimentare gli zener.
In questo caso non serve la resistenza di limitazione.
D4 serve a proteggere il mosfet all’ accensione.
C22 e i condensatori in parallelo agli zener sevono a filtrare il rumore degli zener.
La cella R11-C18-R12 introduce un drastico filtraggio alla tensione applicata al gate di Q1.
R6-D7 proteggono il gate del mosfet.
C5-C3-R2-C17-C19-R15 filtrano la tensione in uscita dallo stabilizzatore.
Q2 è il cuore di un classico giratore (link).
C8-R8-C20-R16 con il giratore realizzano un filtro LC passabasso.
C9 serve a linearizzare l’ impedenza di uscita.
Lo stampato

Sopra vediamo il master del PCB (in arrivo da JLCPCB) venuto piuttosto compatto.
Per rimanere compatti nonostante gli isolamenti si sono impiegati componenti tradizionali e SMD.
Le resistenze di bleeder sono previste sul lato B come nei capacitor bank.
Conclusioni
Aspettiamo il PCB per i test finale e le piccole ottimizzazioni che si renderanno necessarie.
Saluti Tiziao
Note
(1) Il giratore per filtrare le alimentazioni valvolari ha dato ottimi risultati nella pratica quotidiana.